Il
Borgo era un piccolo centro urbano, composto da un pugno di case che
si stringevano vicine ad uno o più spazi comuni, sui quali si
affacciavano la Chiesa, a volte il capitello, le botteghe di prima
necessità, l'osteria (che era anche sede della bocciofila).
Il borgo viveva
della vita delle sue famiglie; le celebrazioni religiose scandivano i
ritmi dell’intera comunità, tenendola unita e stimolandone
l’identità spirituale. Tutti – grandi e piccini –
partecipavano sentitamente ai riti della fede cristiana.
Pensare al borgo fa
tornare alla mente l'immagine dei bambini che giocavano animatamente
sollevando il polverone della ghiaia di cui erano fatte le strade e i
cortili di una volta; quelle strade che le donne percorrevano con gli
zoccoli ai piedi mentre si recavano a vespro o mentre svolgevano le
mansioni domestiche.
Tutte le attività
che si svolgevano nel borgo erano un profondo intreccio di relazioni
umane, dove l’amicizia era un valore complementare alle competenze
tecniche.
Si faceva il bucato
recandosi al lavatoio pubblico ("lavador") o lungo le rive;
le donne si aiutavano l'un l'altra, conversando delle novità in un
bel momento di comunione femminile.
Frequentati dalle
donne erano anche i mulini sulla Resteggia e sul Ghebo. Sul Ghebo
però il mulino aveva il doppio manlio, una rarità in zona, che
permetteva di avere due lavorazioni contemporaneamente, tra cui anche
la battitura del metallo. C’erano quindi il fabbro e il "giusta
biciclette".
Anche il macellaio
(“bechér”) percorreva il borgo per svolgere il suo mestiere. Si
alzava di buon ora per provvedere al recupero delle lastre del
ghiaccio, spesso raggiungendo Vittorio Veneto in bicicletta, per poi
recarsi dalle famiglie con stalle per contrattare la vendita di un
vitello o di un coniglio.
Successivamente, in
anni di crescita economica, accadde che alcune famiglie abbiano
trovato il coraggio di fondare delle cooperative sociali. Ecco quindi
che nacquero alcune realtà economiche, come ad esempio le Latterie
sociali e la Cantina sociale, determinanti per la genesi e lo
sviluppo della comunità del borgo.
I Borghi storici di
Codognè, ovvero quei nuclei fondativi che successivamente diedero
forma al paese, sono:
- Roverbasso
- Cimetta
- Cimavilla
- Borgo Chiesa
- Borgo Comun
- Borgo Municipio
- Borgo del Bar de
Spin
[Testo a cura della Commissione Comunale per le Attività Culturali, anno 2013]
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